
Statua presente all'ashram raffigurante Patanjali, autore degli Yoga-sutra.

All'Ashram vengono insegnati e praticati, in un sistema propedeutico, vari tipi di yoga all'interno di una complessa tradizione: il GITANANDA YOGA, un sistema di enorme vastità per l'evoluzione spirituale.
" Affronta te stesso coraggiosamente, esamina la vita attraverso il luminoso cristallo degli yama e niyama, le osservanze, le etiche dello yoga; purificati tramite asana e pranayama; distaccati dai sensi tramite il pratihara; concentra la tua mente tramite il dharana e poi se lo meriti avverrà dhyana, meditazione, e allora il samadhi entrerà con tutte le sue meraviglie nella dimora che una volta era sua naturale".
(Paramahamsa Yogananda Ghiri)
Il siddha siddhanta yoga, da non confondere con il siddhanta di Sri Goraksanatha, è un profondo e vastissimo sistema di yoga tantrico le cui origini si trovano nelle rivelazioni dei Siddar Saiva, soprattutto appartenenti alla Sri Kantar Sampradaya.
La ricchezza tecnica e filosofica di questo sistema è indescrivibile; eleva ai massimi livelli la conoscenza di mantra, yantra e mudra. Ogni tecnica è espressa nelle sue massime potenzialità per mantenere in armonia il corpo e la mente.
Infatti all'interno del sistema vengono considerate innumerevoli tecniche per tutte le possibili necessità dell'uomo, a seconda della sua condizione fisica, della sua salute, del suo livello spirituale, della sua sete di conoscenza, della sua aspirazione, della sua devozione.
Si possono fare alcuni esempi delle discipline del sistema usate a differenti livelli:
Hatha yoga: per un profondo sviluppo della consapevolezza di corpo-mente attraverso purificazioni (karma), posizioni del corpo (asana), controllo dei soffi vitali (pranayama), controllo dell'attività neuromuscolare (mudra), etc.
Karma yoga: la via dell'azione. È la via dell'azione disinteressata e consapevole. La sua pratica conduce alla conoscenza e al controllo delle proprie tendenze e forze inconsce e al superamento dei vincoli karmici: è il fondamento su cui poggiano tutti gli altri tipi di yoga.
Laya yoga: laya significa riassorbire, quindi, questo yoga, attraverso il riassorbimento di tutte le energie e forze normalmente dissipate, porta al risveglio e alla realizzazione di quella pura e luminosa coscienza qual è kundalini sakti e al controllo e trasformazine delle sue più alte espressioni di forze e poteri.
Raja yoga: per lo sviluppo delle potenzialità della mente per mezzo del risveglio dei centri psichici e spirituali dell'uomo con appropriate tecniche.
Jnana yoga: per la realizzazione della conoscenza del Sè attraverso tecniche di rilassamento, jnana kriya, meditazione e studio dei testi.
Yoga cikitsa: sistema olistico di prevenzione, cura e mantenimento della salute non solo fisica, ma altresì emozionale, mentale e spirituale.
La sadhana, o esercizio della disciplina, è il fondamento del sentiero spirituale ed è seguita costantemente da chi si dedica alla ricerca della Realtà.
È il mezzo più efficace per affrontare se stessi, esaminare la propria vita e il proprio agire attraverso il luminoso cristallo delle osservanze e delle etiche dello yoga.
La vera sadhana, pratica, non è certo la semplice metodica ripetizione di tecniche apprese, ma è l'applicazione continua dei principi dello yoga, è la capacità di riuscire a cogliere in ogni contesto e situazione i preziosi insegnamenti che la vita ci offre.
La sadhana può essere appresa, secondo la tradizione, solo da un Maestro, e un Ashram è il luogo ideale dove poter ricevere questi insegnamenti e metterli in pratica. I mezzi sono così numerosi che ogni individuo trova quelli più adeguati alle sue esigenze e al proprio temperamento.
